Quali sono i principi fondamentali del VAR?
Cerchiamo di capirli per poter esprimere un giudizio equilibrato sul suo utilizzo, cercando di capire quando è utilizzato a dovere e quando, purtroppo, vengono commessi degli errori.
Addentriamoci meglio nei principi fondamentali, riprendendo i punti che, fin dalla prima versione del protocollo, guidano il legislatore:
1. Utilizzo solo per errori chiari ed evidenti o avvenimenti importanti non rilevati che portino a decisioni errate su episodi chiave per la gara.
2. La decisione finale è presa sempre dall’Arbitro sul Terreno di Gioco.
3. I VAR sono ufficiali di gara
4. L’Arbitro deve sempre prendere una decisione e non lasciare che la decisione sia presa dal Video Assistant Referee (a tal proposito ricordo con piacere una chiacchierata con Massimo Busacca ad inizio 2016 in cui si discuteva dell’impatto psicologico del VAR sugli Arbitri e sulla necessità di abituare gli Arbitri alla presenza del VAR come una possibilità di rimediare agli errori e non come una scusa per demandare responsabilità).
5. La decisione iniziale dell’Arbitro sarà cambiata solo se chiaramente le immagini dimostrano che essa è errata. Su questo punto si basa il mancato intervento in rarissimi casi di situazioni di fuorigioco, che con la tecnologia Cross-air raggiunge un grado di accuratezza veramente ottimo, infatti, la rilevazione del fuorigioco è praticamente perfetta.
6. Solo l’Arbitro può decidere di visionare le immagini, i Video Assistant Referee possono solo suggerirne l’utilizzo.
7. Non c’è un tempo massimo per la rivisitazione delle immagini: l’accuratezza è più importante della velocità. Chiaramente questo concetto deve tener conto del fatto che l’impatto del VAR sulla gara deve essere anche minimo, senza quindi stravolgere le logiche temporali del gioco stesso.
8. I calciatori devono tenersi a distanza. I calciatori che dovessero chiedere l’intervento del VAR utilizzando ripetutamente il segnale convenuto (l’ampio segno con le dita di un rettangolo a raffigurare uno schermo) dovranno essere ammoniti. Allo stesso modo dovranno essere ammoniti i calciatori che dovessero avvicinarsi all’Arbitro durante il controllo delle immagini.
9. L’Arbitro deve rimanere visibile durante l’analisi delle immagini in modo da assicurare la trasparenza del processo.
10. Se il gioco è continuato dopo un episodio che viene riconsiderato tramite VAR, perfino se tale episodio viene cambiato, tutte le decisioni disciplinari avvenute in seguito non possono essere cancellate, tranne quelle comminate per DOGSO o per l’interruzione di una promettente azione d’attacco.
11. C’è un periodo massimo, prima e dopo l’episodio, che può essere analizzato (a tal proposito si definisce come APP ( Attacking Possession Phase), ovvero fase di possesso d’attacco, il punto da cui le immagini possono essere riviste per il giudizio sull’episodio, sia in caso di azione da gol, sia in caso di DOGSO o sia in caso di avvenimento che porta o potrebbe portare all’assegnazione del calcio di rigore. Praticamente il periodo parte nel momento dell’inizio dell’azione d’attacco.
12. Il protocollo del VAR deve rispecchiare la filosofia del Regolamento del Giuoco del Calcio.
Quali sono i momenti cardine?
L’applicazione pratica del VAR passa attraverso dei momenti cardine, semplici ma imprescindibili:
A) Avviene un episodio (all’interno delle tipologie di applicazione del VAR) in cui vi è un errore chiaro ed evidente da parte dell’Arbitro.
B) I Video Assistant Referee (attualmente sono due, VAR e AVAR. Il secondo segue, ad esempio, l’azione in svolgimento mentre il primo è impegnato nella verifica delle immagini di un particolare caso) che stanno vedendo l’azione su due monitor, il secondo in “ritardo” di 3 secondi sul primo, possono chiedere di rivedere l’azione tramite le 4 migliori inquadrature che il tecnico video è in grado di fornire loro, individuando l’errore.
C) L’Arbitro avvertito dai colleghi ferma il gioco in una zona di campo “neutra” o, a gioco fermo, segnala chiaramente l’intento di voler analizzare il caso assieme ai VAR.
D) Se il colloquio con il Video Assistant Referee chiarisce già l’episodio, l’Arbitro prende la decisione subito, altrimenti decide di vedere di persona le immagini.
E) Accettata l’osservazione dei VAR o verificate di persona le immagini, l’Arbitro prende la decisione che può confermare oppure cambiare la decisione presa in precedenza.
Su Assist Magazine un ulteriore approfondimento sul Video Assistant Referee: lo spirito e gli ambiti di intervento