Di solito quando nasce qualcosa di nuovo e lo si vuole annunciare al mondo, parte la sfilza dei proclami. “Noi siamo questo”, “noi facciamo quest’altro”, “siamo meglio di quello che c’è stato finora” e potremmo andare avanti ancora per molto.
Bene, Assist non farà niente di tutto questo. Anzi. Assist farà il contrario. Partiamo subito dicendo che cosa non faremo.
Ma procediamo secondo il bon ton, e dunque con le presentazioni. Siamo Assist Magazine, e siamo una rivista che si occuperà di calcio, italiano ed internazionale. L’idea da cui siamo nati è forse la più banale per mettere su un progetto simile, ovvero dei ragazzi e ragazze che hanno in comune la loro passione più grande e vogliono costruire qualcosa di bello insieme per condividerla con quante più persone possibile. La particolarità che forse ci distingue un po’ è che chi compone questa redazione non si è mai incontrato di persona. Ma il legame che si è creato da quando ci siamo conosciuti circa un anno fa è stato subito di quelli con delle vibrazioni speciali, che annulla le distanze come nei più melensi libri di Fabio Volo.
E quindi eccoci qua, a cercare di mettere in piedi tutto quello che nessuno di noi pensava di poter costruire prima che venissimo a conoscenza l’uno dell’altro.
Ma torniamo dove ci eravamo lasciati per spiegarvi cosa faremo e come. O meglio, cosa NON faremo. Non inseguiremo la notizia dell’ultimo secondo. Non andremo dietro ai tormentoni del momento per fare numeri. Non alimenteremo polemiche tra tifosi, squadre o società. Non strizzeremo l’occhio a discussioni da bar su quale sia la squadra più forte rispetto ad un’altra. Non fomenteremo polemiche arbitrali di nessun tipo. Non parleremo dello sport più bello del mondo tanto per parlarne ed occupare pagine bianche o sottrarre il vostro tempo senza darvi dei contenuti validi.
Ci sembra una presentazione sufficiente.
Ma se ancora non bastasse vi sveliamo ancora qualcosina. La nostra intenzione è quella di trattare e parlare di calcio ovviamente con il trasporto e l’emozione di chi racconta della propria passione, ma con il giusto distacco di chi vuole farlo in maniera più seria e professionale possibile. La nostra filosofia ci suggerisce di aspettare che si calmino le acque prima di scrivere di una partita, di un risultato, di una questione in particolare, per poterla affrontare e sviscerare in maniera più lucida, così da offrire a chi avrà il piacere di leggerci una visione d’insieme e a più ampio spettro.
Preferiamo occuparci di un evento con un po’ di ritardo rispetto a quanto si vede ai giorni nostri, dove la velocità e la fruizione dei contenuti sembra imposta quasi dall’alto come rapida ed istantanea. L’approccio che vogliamo noi prevede invece tempo, freddezza, analisi e considerazioni che non vengano distorte dal coinvolgimento del “qui e adesso” di oraziana memoria.
Da qui il nome “Assist”. Da sempre e per sempre, come giusto che sia, il momento per cui tutti seguiamo il calcio è l’istante in cui vediamo la rete piegarsi con quelle forme meravigliose per accogliere il pallone dopo un tiro. Ma fermandosi un secondo a riguardare l’azione, giocando con il dito sullo schermo per andare avanti e indietro, spesse volte si comprende come per la realizzazione del gol sia determinante il passaggio o la sponda che ha portato alla conclusione. 10 centimetri più avanti o più indietro, più o meno forza al pallone possono cambiare totalmente il destino di un tiro, affinché possa modificare il tabellone del risultato o venga derubricato a numero buono solo per le statistiche.
Ecco, quello che vorremmo fare noi è la funzione dell’assist: dare a voi il passaggio chiave per l’analisi di un determinato argomento, dinamica o aspetto, poiché possiate guardarlo in slow motion ed apprezzarlo ancora di più.