Tra conferme e clamorose esclusioni il mondiale in Qatar ha emesso i suoi primi verdetti ed è pronto ad entrare nel vivo della manifestazione, con la fase a eliminazione diretta. Non sono mancate le sorprese, che hanno delineato un tabellone finale che riserverà scontri affascinanti, con tante outsider come mine vaganti per le squadre favorite alla vittoria del torneo.
Si parte oggi alle 16 con Olanda – Usa, con gli uomini di Van Gaal che nonostante qualche difficoltà sono riusciti a passare come primi nel proprio girone, e che si troveranno davanti la nazionale a stelle e strisce, imbattuta nella competizione fino a ora e con appena un gol subito.
Pur essendosi qualificati solo all’ultima giornata, McKennie e compagni sono squadra solida e organizzata, che segnano poco (appena 2 gol) ma che concedono altrettanto poco. Si prospetta quindi una partita tattica e con gli Stati Uniti che proveranno a gestire il possesso palla olandese ripartendo quando possibile con Pulisic e Weah.
In serata poi ci sarà la sfida tra Argentina e Australia, scontro tra una delle grandi favorite e quella che è forse la Cenerentola della competizione, oltre che tra due culture calcistiche profondamente diverse. L’Albiceleste dopo l’inizio shock con l’Arabia Saudita si è rimessa in carreggiata con 2 vittorie su 2 conquistando il primo posto nel girone, e si troverà di fronte un’Australia che ha compiuto una vera e propria impresa.
La squadra di Arnold infatti, dopo la sconfitta all’esordio contro la Francia, è stata capace di battere Tunisia e soprattutto Danimarca, concludendo a pari punti con i transalpini, secondi solo per differenza reti.
Un avversario non semplice per Messi e compagni, che hanno dimostrato di soffrire le squadre che si chiudono e attendono per ripartire, anche complice un gioco non proprio spumeggiante degli argentini, che soprattutto col Messico hanno dovuto ricorrere a due giocate individuali per avere la meglio sugli avversari.
La seconda giornata degli ottavi comincerà con Francia – Polonia, con i Bleus che dovranno dimostrare di essersi ripresi dopo la sorprendente (quanto ininfluente) sconfitta dell’ultima giornata della fase a gironi contro la Tunisia.
Deschamps, dopo aver fatto ampio turnover con i nordafricani, riproporrà con tutta probabilità la formazione delle prime partite, e si troverà di fronte una Polonia arcigna e ostica da affrontare per chiunque.
Portata agli ottavi da un sontuoso Szczesny (e dal Fair Play, considerato il minor numero di ammonizioni rispetto al Messico), la nazionale polacca proverà a fare lo sgambetto ai campioni del mondo in carica, che inseguono il record di Italia e Brasile, uniche squadre a vincere il Mondiale per due edizioni di fila.
La giornata si concluderà poi in serata con Inghilterra – Senegal, con gli inglesi ancora imbattuti e col miglior attacco della fase a gironi insieme alla Spagna. La squadra di Southgate ha dimostrato di essere tanto devastante quando cambia marcia e ha ampi spazi a disposizione, quanto prevedibile e sterile quando gioca a giri ridotti e contro difese ben organizzate. Il Senegal, dal canto suo, ha mostrato di essere squadra anche senza il grande assente Manè, ha conquistato la qualificazione grazie al gol di Koulibaly nel decisivo scontro con l’Ecuador, e proverà a cercare un’altra impresa come nel 2002, quando nel Mondiale di Corea e Giappone riuscì ad avanzare fino ai quarti di finale, dove venne eliminata dalla Turchia.
Mondiali 2022, il sogno del Giappone
Si proseguirà lunedì 5, col tabellone che vedrà in programma alle 16 Giappone e Croazia, con i nipponici che non vogliono fermare il proprio sogno, dopo essere riusciti nell’impresa di battere Spagna e Germania nel girone. Di fronte avranno la Croazia di Modric, che con non poca sofferenza è riuscita a passare come seconda nel proprio girone, alle spalle del sorprendente Marocco e davanti al deludente Belgio.
Una sola vittoria è stata sufficiente agli uomini di Dalic per passare il turno, anche se col Giappone servirà una prova da grande squadra, stando attenti alle fulminee ripartenze degli asiatici. Questi ultimi, d’altro canto, hanno dimostrato di saper soffrire e anche di saper ribaltare le partite contro avversari ben più quotati, e daranno sicuramente filo da torcere anche ai croati.
Alle 20 sarà poi il turno di Brasile e Corea del Sud, con Son e compagni che hanno acciuffato la qualificazione proprio negli ultimi minuti della fase a gironi, battendo il Portogallo ed eliminando l’Uruguay, e che sulle ali dell’entusiasmo cercheranno un altro miracolo sportivo.
L’equilibrio che curiosamente si ritrova nei numeri degli asiatici nel girone (1-1-1 V-P-S, 4 punti, 4 gol fatti e 4 subiti) è anche un marchio di fabbrica in campo, dove i coreani mostrano grande organizzazione, altruismo e senso di sacrificio.
Davanti si troveranno il Brasile, con i pentacampeones che dopo aver chiuso il girone al primo posto, seppur soffrendo contro il Camerun, vorranno dimostrare di meritare il titolo di grande favorita alla vittoria finale del Mondiale. I verdeoro, che con tutta probabilità dovranno ancora fare a meno di Neymar, dovrebbero invece recuperare Alex Sandro e forse Danilo in difesa.
L’ultimo giorno degli ottavi, il 6 dicembre, ci riserverà alle 16 la sfida tra Marocco e Spagna. Tecnicamente si potrebbe pensare a una seconda contro una prima, invece si tratta del contrario, con la Spagna che è stata superata all’ultima giornata dal Giappone, e il Marocco che a sua volta ha fatto lo scherzetto a Belgio e Croazia prendendosi a sorpresa la prima posizione del gruppo F.
Gli iberici in questo torneo hanno mostrato diverse facce, tra quella devastante e prolifica contro il Costa Rica, a quella sterile e disattenta contro il Giappone, passando per una prova solida e d’orgoglio contro la Germania. Davanti avranno un Marocco che invece ha progressivamente convinto sempre di più, pareggiando la prima contro la Croazia, e battendo poi Belgio e Canada con 4 gol fatti e appena 1 subito.
Squadra formata da talenti emergenti e giocatori esperti che militano nei maggiori campionati, il Marocco può sicuramente essere un avversario temibile per i ragazzi di Luis Enrique, che dovranno giocare al meglio delle proprie possibilità per conquistare la qualificazione ai quarti.
Può essere il Mondiale del Portogallo?
Il tabellone degli ottavi si concluderà poi in serata, con la sfida delle 20 tra Portogallo e Svizzera. I ragazzi di Fernando Santos, dopo la sconfitta nel finale contro la Corea a qualificazione già ottenuta, avranno davanti una squadra che ha meritato la qualificazione con 2 vittorie convincenti contro Camerun e soprattutto Serbia.
I lusitani, che hanno fatto riposare diverse prime linee contro la Corea, su tutti Bernardo Silva, Bruno Fernandes e Joao Felix, non vanno oltre gli ottavi di finali a un Mondiale dal 2006, quando chiusero quarti, e puntano quindi a tornare almeno tra le prime 8 nella massima competizione globale.
Di contro, la Svizzera non arriva ai quarti di un Mondiale addirittura dal 1954 ed è squadra dalla grande solidità difensiva e organizzazione tattica, con in più l’estro di Vargas e Shaqiri davanti, oltre all’esplosività di Embolo.