Si è da qualche giorno concluso il campionato del mondo, con la vittoria dell’Argentina di Messi dopo la spettacolare finale con la Francia, in un periodo dell’anno decisamente atipico per la massima manifestazione calcistica globale.
Le squadre di club, orfane di molti protagonisti dell’ultimo mese in Qatar, hanno proseguito la preparazione con i giovani e con chi non ha partecipato al Mondiale, in vista del ritorno dei campionati. Tra queste la Juventus di Massimiliano Allegri, che con 11 giocatori è stata la società italiana che ha “prestato” più calciatori alle rispettive nazionali per la kermesse mondiale (3 dei quali sono arrivati in finale).
La pausa mondiale per i bianconeri prevede in tutto 3 incontri, il primo dei quali è stato quello di grande prestigio contro l’Arsenal all’Emirates di sabato scorso. Impegno decisamente di livello se pensiamo che i londinesi sono l’attuale capolista in Premier League, con 37 punti in classifica frutto di 12 vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime 14 partite.
Inoltre i Gunners arrivavano a questa partita da imbattuti in stagione nelle gare interne e reduci da un’altra amichevole “italiana” contro il Milan, dove hanno avuto la meglio dei rossoneri solo ai calci di rigore. Mikel Arteta, al quarto anno alla guida della formazione londinese, ha dovuto a sua volta fare a meno di diversi giocatori convocati per il mondiale, motivo per il quale si sono visti molti giovani da una parte e dall’altra.
Dal punto di vista tattico la Juventus si è disposta in campo con la difesa a 3 in fase di possesso che diventava poi a 5 in fase difensiva, con Soulè da un lato e Barbieri dall’altro che arretravano sulla linea dei difensori quando il possesso era nei piedi dei padroni di casa. A centrocampo importante chance da titolare per Barrenechea con Fagioli e Locatelli, e davanti Miretti a supporto di Kean.
L’Arsenal, che davanti ha iniziato con Fabio Vieira, Nketiah e Nelson nel tridente offensivo, è partito subito forte, mettendo in grande difficoltà i ragazzi di Allegri che alla mezz’ora hanno rischiato di subire gol in un paio di occasioni, entrambe con Nketiah protagonista.
Nel primo caso il gol del giovane inglese è stato annullato per fuorigioco, nel secondo lo stesso attaccante è stato impreciso, colpendo a porta vuota il palo dopo un errore in disimpegno della difesa juventina.
Dopo questa prima fase di grande difficoltà la Juventus si è ricompattata dietro, concedendo solo uno sterile possesso palla ai padroni di casa e trovando anche il vantaggio sul finire del primo tempo, quando un cross di Fagioli è stato deviato da Xhaka nella sua stessa porta.
Il secondo tempo è iniziato sulla falsa riga del primo, con i Gunners vogliosi di trovare il pareggio ma imprecisi negli ultimi 16 metri, complice anche la grande organizzazione difensiva della Juventus che ha concesso appena 2 tiri in porta in tutta la partita.
La Juventus ritrova Aké e Iling Jr.
Le due squadre hanno poi avuto modo di cambiare diversi interpreti, con l’Arsenal che si è reso pericoloso soprattutto a sinistra con l’entrata del giovane Cozier-Duberry, e con la Juventus che ha ritrovato Akè e Iling Jr. sulle fasce.
Proprio da quest’ultimo è arrivato (seppur con la complicità di Holding) il gol del 2-0 sul finale di partita, dopo un bel dialogo con Nonge Boende, altro prospetto molto interessante tra i giovani bianconeri. Il fischio finale ha restituito una prestazione juventina di grande orgoglio e ordine tattico, con una vittoria importante per dare morale in un periodo non semplice anche per le note vicende extra calcistiche che riguardano la società.
Tante note positive sono poi arrivate dai giovani, con Barbieri molto propositivo sulla fascia destra, Riccio solido e attento dietro, e Iling che continua a dimostrare di poter essere un fattore quando entra a gara in corso.
I prossimi impegni della Juventus la vedranno ospitare il Rijeka giovedì alle 14, e lo Standard Liegi venerdì 30 alle 14.30, prima di tornare con la testa al campionato in vista del match contro la Cremonese del 4 gennaio.
Molto probabilmente Allegri continuerà a fare “esperimenti” nelle prossime due gare, dando ancora spazio ai giovani in attesa di recuperare pedine importanti come Chiesa, Bonucci, Cuadrado e Pogba, e aspettando anche i reduci del mondiale per avere la rosa al completo.
Nel frattempo, cominciano ad alimentarsi voci di mercato in vista di gennaio, con i bianconeri che stanno sondando diverse soluzioni per il ruolo di vice Cuadrado (l’ultimo nome in questo senso è Maehle dell’Atalanta), e che proveranno a discutere con Di Maria per convincere il Fideo a restare per una seconda stagione, sull’onda del grande entusiasmo dell’argentino per la vittoria del mondiale.
L’obiettivo, alla ripartenza della Serie A, sarà quello di proseguire la striscia positiva interrotta con la sosta per mettere pressione al lanciatissimo Napoli di Spalletti, con lo scontro diretto del 13 Gennaio che si avvicina sempre di più e che dirà molto, se non tutto, sulle ambizioni della Juventus in campionato per questa stagione.