Mai come quest’anno la corsa salvezza in Serie A ha già 3 forti candidate alla discesa nella categoria cadetta dopo appena 15 giornate. Il nostro campionato si prepara alla lunga pausa per il mondiale in Qatar, e dopo oltre un terzo del cammino si stanno delineando in maniera abbastanza evidente quelle che sono le squadre che dovranno lottare per restare nella massima serie, alla ripresa di gennaio. L’ultima giornata in particolare ha permesso di scavare un solco significativo tra le ultime 3 squadre, tutte sconfitte, e quelle subito sopra (con 4 di esse vittoriose). Il distacco attuale tra lo Spezia quartultimo e la Cremonese terzultima è infatti di ben 6 lunghezze, con la squadra di Alvini che con i suoi 7 punti è l’unica della nostra Serie A a non avere ancora vinto una partita in stagione. Subito sotto troviamo la Sampdoria di Stankovic, e chiude la classifica a 5 punti il deludente Verona di Bocchetti.
Osservando meglio i numeri si nota come queste 3 squadre stiano marciando a velocità diverse dalle altre, potendo vantare tutti i record negativi di questa prima parte di stagione. La Sampdoria, ad esempio, è il peggior attacco del campionato con appena 6 gol, mentre il Verona con 29 subiti è la peggior difesa. Altro dato curioso sono le vittorie, 2 complessive se sommiamo tutte quelle ottenute dalle ultime 3 squadre (per fare un confronto basti pensare che lo Spezia quartultimo da solo ne ha 3). Insomma, una situazione non facile e che necessita di un cambio di marcia alla ripartenza che possa alimentare le speranze di salvezza di queste formazioni. La storia ci ha insegnato nelle ultime annate che si può invertire la rotta anche con molte meno giornate a disposizione, basti pensare alle imprese della Salernitana dello scorso anno, o del Crotone del 2016-17 (curiosamente entrambe con Davide Nicola in panchina).
Tornando alla Cremonese, la squadra di Alvini ha chiuso la prima parte di stagione con la sconfitta per 2-0 contro l’Empoli, e alla ripresa ospiterà la lanciatissima Juventus di Allegri in cerca di preziosi punti salvezza. I lombardi, che mancavano in Serie A da ben 26 anni, stanno pagando il salto di categoria e una rosa probabilmente non all’altezza, anche se mostrano sempre grande spirito come confermano i 7 pareggi ottenuti finora, tra cui quelli prestigiosi contro Milan e Atalanta. Potrebbe essere necessario intervenire sul mercato per portare qualche nome di esperienza soprattutto in attacco, ruolo dove Dessers sta probabilmente rendendo meno del previsto avendo segnato appena 2 gol fino a questo momento. Il nigeriano, arrivato dal Genk in estate per 6 milioni e mezzo, doveva essere la punta di diamante dell’attacco lombardo, ma sta facendo fatica a imporsi nella nuova realtà della nostra Serie A.
Parlando di attacchi sterili poi, non si può non pensare alla Sampdoria di Dejan Stankovic, che con appena 6 gol in 15 partite sta mostrando enormi lacune in fase offensiva e nel creare azioni da gol. Appena 5 giocatori a rete fino a ora e un attacco che ha prodotto solo 2 reti non possono far ben sperare i tifosi blucerchiati, che nonostante il cambio in panchina tra Giampaolo e Stankovic non hanno a oggi visto grandi cambiamenti nei risultati. La prima e unica vittoria dei liguri risale a quasi un mese fa, nello scontro diretto con la Cremonese, con in mezzo tante prestazioni opache e povere di gioco. Caputo e Quagliarella, per questioni anche di anagrafe, non sono più in grado di garantire le medie gol delle stagioni precedenti, e gli altri giocatori offensivi in rosa (Djuricic, Sabiri, Gabbiadini) non sono mai stati dei veri bomber. Dalle partite dei liguri si nota come in questo senso la Samp faccia proprio fatica a riempire l’area, mancando anche gli inserimenti dei centrocampisti che l’anno scorso erano un’arma importante, Thorsby (andato via in estate) su tutti. La panchina di Stankovic comincia già a traballare, e se il mercato non aiuterà i blucerchiati sarà importante ripartire forte contro il Sassuolo a gennaio per regalare ai tifosi una seconda parte di stagione diversa.
A chiudere la classifica infine troviamo il Verona di Salvatore Bocchetti, altra squadra che ha cambiato tecnico in corsa avendo iniziato la stagione con Gabriele Cioffi. I veneti sono attualmente ultimi con 5 punti appena e con la vittoria del 4 settembre contro la Samp come unico “ruggito” di un inizio di campionato poco convincente. Anche in questo caso il cambio di guida tecnica non ha portato fino a ora i risultati sperati, e nuovamente torna il problema della produzione offensiva, con i gialloblu che hanno in Doig (che di mestiere fa il terzino) il capocannoniere della squadra con 2 reti. Anche Henry è alla stessa quota, anche se da lui ci si aspettava decisamente di più dopo la scorsa annata al Venezia chiusa con ben 9 gol stagionali all’esordio nel nostro campionato. I ragazzi di Bocchetti pagano inoltre una fase difensiva decisamente da rivedere, con una media di quasi 2 gol a partita subìti e con disattenzioni che sono costate punti importanti in alcuni scontri chiave. Il 4 gennaio, alla ripresa del campionato, i veneti saranno ospiti del Torino che ha perso solo 1 partita delle ultime 5, e sarà dunque un banco di prova importante per loro.
Insomma, queste 3 squadre devono in qualche modo cambiare marcia da gennaio in poi per sperare nella salvezza dimostrando di meritare la categoria, e sfruttando magari qualche regalo dal mercato invernale. Le ultime stagioni ci hanno però dimostrato che nel rush finale emergono motivazioni mentali che vanno oltre le capacità tecniche, e c’è quindi da aspettarsi che la situazione possa ravvivarsi tra qualche mese, regalandoci una corsa salvezza avvincente e incerta fino alle ultime giornate.