Il titolo del Boca in una pazza serata di calcio argentino

La Bombonera no tiembla, late!” (“La Bombonera non trema, batte!”), questo è il motto dei tifosi del Boca Juniors, a dimostrazione di quanto sia sentita la passione per il calcio a certe latitudini.

Sono ormai virali i video sul web che mostrano quello che è uno degli stadi più iconici al mondo che letteralmente trema, o forse dovremmo appunto dire batte, per il tifo incessante e il calore del popolo del Boca a ogni partita interna. Tanto che le vibrazioni generate sono assimilabili a un vero e proprio evento sismico, come dimostrato dai sismografi che hanno toccato, nella rilevazione più alta, il grado 6.4 della scala Richter.

In fondo parliamo di quella che è forse la tifoseria più calda del mondo, che nasce nel cuore de La Boca, barrio di 46 mila abitanti di Buenos Aires dove il calcio è qualcosa in più di un semplice sport, quanto più una passione vissuta visceralmente a tutte le età.

La fondazione della squadra risale al 1905 per mano di alcuni emigranti genovesi, da cui deriva il termine Xeneizes con cui è anche noto il Boca Juniors. Curiosamente questo quartiere è anche la culla dell’altra grande squadra argentina, il River Plate, fondato sempre da immigrati liguri nel 1901, e con cui il Boca gioca il cosiddetto Superclàsico, in quella che è la sfida più sentita nel paese e che raccoglie il maggior numero di titoli nazionali.

Insomma, il destino di queste due squadre e delle rispettive tifoserie è sempre stato strettamente legato, tra grande rivalità ma anche sporadici avvicinamenti: basti pensare alle forti immagini emozionali circolate dopo la morte di Maradona dove si vedevano i tifosi delle 2 squadre uniti in un cordoglio che andava oltre maglie, tifo e colori.

Per quanto però le due squadre possano essere legate, ciò che è andato in scena all’ultima giornata di campionato, pochi giorni fa, è un qualcosa da fare invidia al migliore sceneggiatore di thriller al mondo. Sì perché a 90 minuti dalla fine la corsa al titolo era ancora aperta, con il Boca Juniors avanti di un solo punto rispetto al Racing Avellaneda.

L’ultimo incontro degli Xeneizes li vedeva impegnati in casa con l’Independiente, mentre il Racing ospitava proprio il River Plate, già fuori dai giochi per la vittoria del campionato. Fino all’80esimo le cose sembravano essersi messe bene per il Boca, avanti 2-1, col Racing che in contemporanea pareggiava 1-1 col River, ma pochi minuti dopo il gol dell’Independiente ha per un attimo fermato il battito della Bombonera. 2-2, e sugli spalti cominciavano a vedersi i primi cellulari, nella frenesia collettiva di avere aggiornamenti sulla partita del Racing.

Poi, all’89esimo, col Boca disperatamente alla ricerca del 3-2, arriva la notizia del rigore a favore della squadra di Avellaneda, che poteva indirizzare quasi definitivamente il titolo verso lo stadio Juan Domingo Peròn. Sul dischetto si presenta Galvan che si fa ipnotizzare da Franco Armani, più che un portiere una vera e propria icona in Argentina, e pochi minuti dopo il River riesce addirittura a segnare il gol dell’1-2 grazie a Borja, in contropiede e con gli avversari totalmente sbilanciati in avanti alla ricerca della vittoria.

La notizia ovviamente è arrivata anche alla Bombonera, dove i tifosi del Boca hanno ripreso fiato e al fischio finale hanno potuto festeggiare il loro 35esimo titolo, tra i più cult della loro storia anche perché conquistato grazie ai rivali di sempre.

Una vittoria che è anche frutto della progettualità di Juan Romàn Riquelme, leggenda del club e del calcio argentino che dal dicembre 2019 è vice presidente del Boca. Da quando si è insediato nello staff dirigenziale del club, l’ex fantasista ha attuato una politica di valorizzazione dei giovani, preferendo puntare su di loro piuttosto che acquistare campioni già affermati.

Sono infatti ben 32 i ragazzi delle giovanili lanciati in prima squadra da quando Riquelme è vice presidente, e i risultati si sono visti immediatamente considerando che il campionato appena conquistato è il quinto titolo della sua gestione in appena 3 anni. Una vittoria importante per lui e per i suoi ragazzi, che incarnano il vero spirito Xeneize.

Nel post-partita Marcelo Gallardo, allenatore storico e primo tifoso del River Plate, ha dato una lezione di sport a tutti coloro che potevano pensare, alla vigilia, a un River remissivo per favorire il Racing nella corsa al titolo con i rivali del Boca. Il tecnico, alla guida dei biancorossi da 8 anni, e che ha portato ben 14 titoli ai Millonarios (tra cui una Libertadores vinta proprio contro il Boca) si è soffermato sull’etica dello sport dicendo che si può avere dignità e rispetto per il calcio anche oltre il risultato finale delle partite, al di là del vincere o perdere.

Si è poi detto orgoglioso della vittoria dei suoi ragazzi anche se ciò ha significato dare il titolo agli storici rivali, cosa che gli ha comunque portato “grande pace interiore”. In un paese – ha poi continuato Gallardo – dove tutti sospettano di tutto, è importante fare emergere dei valori che loro, da sportivi, cercano sempre di difendere.

In un periodo storico come quello attuale, in cui sono tristemente saliti alla ribalta episodi di cronaca come quello avvenuto in Indonesia poche settimane fa, il suo è un messaggio importante per il mondo del calcio, a conferma del fatto che lo sport, oltre le rivalità, deve sempre essere veicolo di inclusione sociale e mai terreno di scontro.

E c’è da stare certi che dopo quest’ultima pazza giornata quelli del Boca vogliono un po’ più bene ai cugini del River e in particolare a Franco Armani, l’uomo che, parafrasando il suo cognome, ha disegnato un finale di stagione da sogno per ogni tifoso Xeneize.

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Paolo Scoglietti

"... E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il primo turno in gennaio, che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante, se ci pensi" Osservatore della realtà con un grammo di sogno essenziale, scoperto da quando scrivo di calcio inglese. Amante della sua inimitabile storia e di tutti i suoi bauli pieni di segreti.