Spesso le società cosiddette piccole sono costrette a fare un mercato votato al sacrificio: capita quindi che un giocatore rivelazione venga venduto dopo un’ottima stagione per fare cassa e finanziare il mercato in entrata. La plusvalenza è, a volte, limitata dal bisogno di un guadagno veloce e dall’incognita del non sapere se il giocatore saprà confermarsi sugli stessi livelli.
Ultima giovane promessa ad essere venduta è il talento danese Damsgaard: dalla Sampdoria passa al Brentford per 15 milioni più bonus. Dopo una prima stagione convincente ed un europeo da protagonista a causa del forfeit di Eriksen per motivi di salute, un grave infortunio ne ha pregiudicato la stagione che doveva essere quella della definitiva consacrazione. Il prezzo è quindi ragionevole: un calciatore di sicuro talento che deve dimostrare di essere in crescita per riproporre il gioco che era stato in grado di esprimere.
In questa nuova stagione di Serie A c’è però una squadra che si è distinta per un mercato in uscita particolarmente giovane e ricco: l’Empoli. La società ha infatti venduto tre giovani provenienti dal proprio vivaio a cifre importanti: in totale il ricavo è di 25.5 milioni, profitto che va a coprire interamente le spese della società lasciando un buon margine di profitto.
Mattia Viti è stato il calciatore che ha fruttato di più in termini economici: il difensore, cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, ha già esordito in Nazionale Under 21. Il suo trasferimento al Nizza è l’acquisto più importante della squadra francese, che quest’anno punta a migliorare la quinta posizione della stagione passata.
Samuele Ricci si aggrega invece al Torino. Il giovane centrocampista, anch’egli frutto del vivaio della squadra toscana, è chiamato alla prova di maturità, anche dopo la convocazione in Nazionale maggiore. Come il calciatore ha dichiarato in alcune interviste, Juric è l’allenatore ideale per migliorarsi e la sua scelta di unirsi alla squadra granata va letta in quest’ottica.
Kristjan Asllani raggiunge invece l’Inter in prestito. Il centrocampista albanese, con già quattro presenze in Nazionale maggiore, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili empolesi, per poi confermarsi in Serie A. Sarà difficile rubare un posto da titolare ai centrocampisti dell’Inter, ma sicuramente il giovane ha le caratteristiche giuste, sia mentali che fisiche, per non sciupare l’occasione.
Ci sono state ovviamente altre cessioni, ma è importante sottolineare come di queste 9 siano i prestiti di giovani sotto i 25 anni di età provenienti dal vivaio a squadre di serie B o C italiane. Il progetto alla base è chiaro: permettere al giovane di crescere “facendosi le ossa”, nel campionato italiano in modo da proseguire la crescita senza troppi cambi di mentalità e scuola calcistica di riferimento.
Non tutti questi ragazzi raggiungeranno la Serie A: purtroppo, analizzando i dati, si può notare che non solo i giovani provenienti dai vivai siano stati tenuti meno in considerazione, ma addirittura il numero di esordi in prima squadra è nettamente calato. Per questo è importante sottolineare belle realtà come quelle dell’Empoli che riescono a valorizzare i propri giocatori esaltandoli e lasciandoli partire al momento giusto sia per la società che per la loro crescita professionale.