Gli “underdog” di Qatar 2022

Il Mondiale Qatar 2022 si sta per concludere. Le nazionali ancora in gioco nascondo poche sorprese, fatta qualche eccezione, mentre gli ottavi e la fase a gironi hanno lasciato alle spalle squadre e giocatori interessanti.

Oltre a celebrare i migliori di questa Coppa del Mondo, sarebbe quindi cosa buona e giusta ricordarsi di quegli atleti che hanno avuto meno occasioni per apparire nel torneo. Magari anche in ottica mercato per il calcio italiano e non solo.

I NUOVI VOLTI DA SCOPRIRE

Yunus Musah (Stati Uniti)

E dall’Italia si parte per segnalare Yunus Musah, centrocampista statunitense. Nato a New York da genitori ghanesi, il giocatore di proprietà del Valencia è cresciuto a Castelfranco Veneto, per poi trasferirsi a 9 anni in Inghilterra.

La curiosa storia della sua infanzia ha acceso i riflettori su di lui per quanto riguarda la tifoseria italiana, priva di una compagine da sostenere. Però a far innamorare chi lo ha seguito con attenzione è stata la sua affidabilità in mezzo al campo.

Ad appena 20 anni non ha sentito quasi per nulla la pressione, svolgendo un ruolo chiave non solo nel recupero palla, ma anche nelle ripartenze. Non bisogna farsi ingannare dalla sua posizione sulla carta.

Musah è un calciatore che adora divincolarsi sulle fasce, specialmente quella destra, risultando fondamentale con la sua velocità per andare rapidamente dalla fase di costruzione a quella di sviluppo. Riportarlo in Italia, ora che è diventato ancora più noto, sarà più difficile, ma potrebbe fare comodo a qualsiasi club di Serie A.

Cho Gue-sung (Corea)

Anche la notorietà di Cho Gue-sung è aumentata durante Qatar 2022. Non solo per la doppietta siglata nella sconfitta della Corea, poi qualificatasi agli ottavi, per 3-2 contro il Ghana. Persone di tutto il mondo hanno inondato di proposte di matrimonio sui social l’attaccante del Jeonbuk, eleggendolo di fatto a sex-symbol della competizione.

Non è, comunque, ciò che ci interessa . Il 24enne ha dimostrato di possedere un grande atletismo e un ottimo spirito di sacrificio. In un’eventuale prima avventura fuori dai confini coreani, dove quest’anno ha segnato 21 reti in 35 presenze, potrebbe non essere il bomber di razza, dominatore della classifica cannonieri.

Potrebbe però rivelarsi un colpo sorprendente per le formazioni di medio-bassa classifica italiana, le quali hanno sempre bisogno di attaccanti che partecipino anche alle manovre meno offensive. Qualche società proverà ad accaparrarselo?

I GOL PIÙ POTENTI DI QATAR 2022

Ritsu Dōan (Giappone)

Rimanendo sempre nel continente asiatico, non possiamo evitare di imbatterci nell’autore del secondo gol più potente di Qatar 2022. Ritsu Dōan ha fatto raggiungere alla palla la velocità massima di 120,04 km/h contro la Spagna.

Con un mancino dal limite ha trascinato il Giappone al primato nel Gruppo E, siglando il momentaneo 1-1. La sua potenza non è che fosse poi un segreto, visto che di gol così ne ha segnati vari con la maglia del PSV, squadra dove militava prima di approdare al Friburgo.

Il club tedesco, tuttavia, prima di prenderlo, non è stato stregato solo dal suo tiro, ma anche dal suo tipo di gioco esplosivo. La sua rapidità fisica e di pensiero lo aiuta a smarcarsi proprio per colpire verso la porta, ma soprattutto per aprire il campo ai compagni. Il Friburgo, dopo questo buon mondiale, cercherà cifre alte per l’esterno giapponese, ma non potrà evitare sicuramente le numerose offerte.

Luis Chávez (Messico)

Davanti a Dōan, nella classifica dei gol più potenti, c’è ancora un’altra sorpresa di questo mondiale: Luis Chávez. Il centrocampista messicano dai 30 metri ha trafitto su punizione l’Arabia Saudita, scagliando il pallone a 121,60 km/h. Il gol non è bastato per portare El Tri agli ottavi, ma è servito sicuramente al 26enne del Pachuca per far parlare di sé.

Anche lui, come Gue-sung, non ha mai varcato i confini nazionali, ma non è detto che non lo possa fare nel prossimo futuro. Al contrario di ciò che si pensa, il calcio messicano è uno dei più organizzati e ricchi, sia in termini economici che di qualità, del mondo. Perciò Chávez potrebbe benissimo fare il grande salto in Europa senza accusare grossi problemi di ambientamento.

I FUORICLASSE DIMENTICATI DI QATAR 2022

Giorgian De Arrascaeta (Uruguay)

Lo stesso discorso vale per Giorgian De Arrascaeta, “diez” dell’Uruguay e stella del Flamengo, una delle maggiori squadre del Brasile. Il campionato brasiliano, infatti, non è più quel luogo dove si gioca liberamente senza tatticismi. Negli ultimi anni, la federazione verde-oro ha via via aumentato i premi per i club, che si sono rafforzati con i migliori professionisti possibili, sia in campo, sia nei propri staff.

La doppietta di De Arrascaeta contro il Ghana aveva illuso i tifosi della Celeste, fermatasi per colpa della differenza reti ai gironi di Qatar 2022. Ciononostante, la prestazione e la classe del trequartista 28enne, pupillo di tanti allenatori di Football Manager, non è passata inosservata, così come la sua classe nel toccare il pallone.

Dopo aver vinto due Libertadores con il Flamengo ed essere diventato uno degli stranieri più amati del Brasileirão, potrebbe essere arrivata l’ora di salutare e misurarsi con il contesto europeo. Il post-mondiale è il momento perfetto per prendere questa grande decisione: tentare una nuova avventura o accontentarsi?

Hakim Ziyech (Marocco)

Un altro giocatore all’ultima occasione per accasarsi in un’altra big è Hakim Ziyech. A 29 anni si ritrova perduto al Chelsea, ma con un mondiale, fin qui, da trascinatore assoluto per il Marocco. La freddezza con cui ha battuto il calcio di rigore contro la Spagna ha fatto trasparire la sua importanza in nazionale, nonostante il suo periodo non particolarmente roseo con il club.

Certamente non è un “underdog” del torneo, poiché tutti lo conosciamo benissimo. Tuttavia, il suo prezzo (che dovrebbe andare al ribasso), potrebbe stuzzicare qualche direttore sportivo che ancora crede nel rilancio del centrocampista marocchino. Il Milan, su tutti, è in vantaggio per metterlo sotto contratto dopo la fine di Qatar 2022. Sarebbe un gran innesto per completare la rosa con un sostituto perfetto di Brahim Diaz.

Intanto, Ziyech avrà ancora tempo per valutare le offerte, mentre si godrà la semifinale mondiale con il Marocco, la prima nazionale africana nella storia ad arrivare così lontano. Qatar 2022, seppur agli sgoccioli, non è ancora terminato, quindi godiamoci le ultime battute.

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Paolo Scoglietti

"... E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il primo turno in gennaio, che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante, se ci pensi" Osservatore della realtà con un grammo di sogno essenziale, scoperto da quando scrivo di calcio inglese. Amante della sua inimitabile storia e di tutti i suoi bauli pieni di segreti.