Doig, l’ennesima bella scoperta del Verona

Doig atterra a Verona con il titolo di giovane dell’anno conquistato nell’ultima Scottish Premier League, dove con l’Hibernian ha raggiunto un comodo ottavo posto in classifica dopo un’annata da 42 partite e 3 assist. Per lui l’Hellas spende 3.5 milioni di euro, scommettendo su quanto di buono ha fatto vedere fino a quel momento.

Il giocatore nasce a Edimburgo il 18 maggio del 2002. Cresce nelle giovanili degli Hearts, nel 2019 si trasferisce poi all’Hibernian, nella squadra B. Viene in seguito ceduto in prestito al Queen’s Park e, nell’estate del 2020, torna alla base e viene promosso in prima squadra. All’Hibernian, in due stagioni, colleziona 53 presenze, 1 gol e 6 assist. 

Non avendo mai giocato fuori dalla Scozia, Cioffi decide di gestire con calma il suo inserimento all’interno nella squadra. Dopo un’ottima preparazione estiva, viene gradualmente schierato sulla fascia sinistra: esordisce in Serie A nella terza giornata di campionato contro l’Atalanta e gioca gli ultimi cinque minuti di partita. Nella quarta giornata gioca addirittura venticinque minuti, mettendosi in mostra con un pregevole assist per Kallon che permette alla squadra di acciuffare il pareggio in extremis.

Conquista il posto da titolare nella gara contro la Sampdoria e segna il suo primo gol in Serie A: Pregevole il suo inserimento senza palla per vie centrali, nel buco lasciato colpevolmente dalla difesa blucerchiata con un Colley fuori posizione.

Il momento del gol ci regala l’immagine di una perfetta coordinazione corporea al momento del tiro, con la palla che passa agevolmente tra i due difendenti blucerchiati.

Doig è un giocatore che gioca preferibilmente sulla fascia sinistra, adattandosi ad entrambe le fasi: può ricoprire, infatti, sia il ruolo di terzino, come in Scozia, sia quello di esterno di centrocampo. È stato lo stesso Cioffi a proporlo in questa posizione e per ora sembra una scommessa vinta, anche perché il mister non è nuovo alla valorizzazione di giovani terzini sinistri, basti pensare a Ugodie dell’Udinese, esploso l’anno scorso proprio sotto la guida di Cioffi. Starà adesso a Bocchetti continuare a far crescere il ragazzo, che ha dato prova di poter diventare un titolare inamovibile.

Differisce da Ugodie, e soprattutto dal compagno di squadra Lazovic, per le qualità tattiche e fisiche (soprattutto grazie alla prestanza fisica). È, infatti, anche in grado di giocare come centrale in una difesa a tre o a quattro, facendo sì che all’occorrenza possa trovare spazio anche in quest’altro settore del campo, rendendolo di fatto già un nome appetibile per molte big nazionali e internazionali, tra tutte Arsenal e Milan.

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Paolo Scoglietti

"... E la cosa stupenda è che tutto questo si ripete continuamente, c'è sempre un'altra stagione. Se perdi la finale di Coppa in maggio puoi sempre aspettare il primo turno in gennaio, che male c'è in questo? Anzi è piuttosto confortante, se ci pensi" Osservatore della realtà con un grammo di sogno essenziale, scoperto da quando scrivo di calcio inglese. Amante della sua inimitabile storia e di tutti i suoi bauli pieni di segreti.