Una delle squadre più in forma nelle ultime giornate di campionato è sicuramente la Lazio di Ciro Immobile, reduce da tre 4-0 consecutivi, prima formazione nella storia della Serie A a riuscire in questa impresa. Dopo la prima annata sulla panchina biancoceleste, conclusa al quinto posto e a ridosso della zona Champions, Maurizio Sarri è chiamato quest’anno a confermarsi e se possibile a far meglio. Il suo lavoro sta già cominciando a portare i propri frutti, con la Lazio che al di là della terza posizione in classifica, a 2 punti dalla vetta, mostra, dopo le difficoltà dell’anno scorso, gli automatismi tra i reparti e il gioco spumeggiante tipici del cosiddetto SarriBall. A questo si aggiunge anche una solida fase difensiva, che con appena 5 gol subiti finora rende la Lazio la miglior difesa del campionato insieme all’Atalanta. Insomma, i biancocelesti sembrano fare sul serio quest’anno, anche grazie al rendimento di alcuni singoli che sono già in piena forma: basti pensare al rinato Luis Alberto, all’imprescindibile Milinkovic-Savic, e soprattutto a Ciro Immobile, vero e forse unico faro dell’attacco laziale. L’attaccante campano sembrava poter restare a secco a Firenze, dopo aver comunque fornito l’assist per il 3-0 di Luis Alberto, ma proprio negli ultimi minuti è riuscito a mettere la sua firma sull’incontro grazie all’ennesimo sontuoso assist di Milinkovic. Con questo centro Immobile arriva a 6 gol stagionali, si prende la vetta provvisoria della classifica marcatori insieme ad Arnautovic, ma soprattutto entra ancora di più nella storia del nostro campionato.
Sì perché il gol al Franchi permette al bomber biancoceleste di entrare in una ristretta élite del calcio nostrano: la Top 10 di sempre tra i marcatori della Serie A. L’attaccante della nazionale ha infatti agganciato a 188 reti campioni del calibro di Signori, Gilardino e Del Piero. Tra i 4 però, lui è quello che ci è riuscito in meno incontri (“appena” 300), con una media realizzativa di 0.63 gol a partita. In questa speciale Top 10 solo Gunnar Nordahl, storico attaccante svedese del Milan anni ’50, ha una media gol superiore a Ciro, con il suo 0.77 frutto di 225 reti in 291 incontri. Inoltre Immobile è anche l’unico calciatore ancora in attività, il che gli permetterà di continuare a scalare posizioni per puntare alla prima, occupata da Silvio Piola (guarda caso anche lui bandiera della Lazio per un decennio tra il 1934 e il 1943) con i suoi 274 gol in 537 partite. Curiosamente anche la seconda posizione è attualmente presa da un simbolo della Roma calcistica stavolta giallorossa però, con Francesco Totti e i suoi 250 gol in 619 incontri. Viste le sue medie realizzative nelle ultime 3 stagioni di Serie A (36-20-27 gol rispettivamente) Ciro quest’anno potrebbe già puntare a raggiungere e superare Hamrin fermo a 190 gol e Roberto Baggio a 205, prossimi obiettivi del centravanti di Torre Annunziata.
Immobile che è ormai una bandiera della Lazio, avendo iniziato quest’anno la sua settima stagione in biancoceleste per un totale di 272 presenze e 189 gol totali in tutte le competizioni con indosso la maglia laziale. L’attaccante sembra ormai aver trovato la sua dimensione ideale, se pensiamo che nelle 8 stagioni precedenti all’approdo alla Lazio aveva segnato “appena” 78 reti in 195 partite. Dopo l’esordio in Serie A con la Juventus nella stagione 2008-2009 infatti, Immobile ha fatto diverse esperienze tra Serie B, nell’anno dell’esplosione al Pescara di Zeman, Serie A con l’ottima annata al Torino e anche alcune esperienze meno fortunate all’estero. Nella stagione 2014-15 infatti approdò al Borussia Dortmund dove non mantenne le medie realizzative delle stagioni precedenti (in Germania furono appena 10 i gol in 34 partite) e fu ceduto a fine anno al Siviglia. L’esperienza spagnola non andò molto meglio, con appena 4 gol in 15 presenze e il ritorno al Torino già nella sessione invernale di calciomercato, dove poi chiuse la stagione.
L’anno successivo fu quello dell’arrivo a Roma sponda biancoceleste, e da là la sua carriera ha preso una netta svolta anche come palmares, come testimoniano le due Supercoppe italiane e la Coppa Italia conquistate tra il 2017 e il 2019. A questi si aggiungono poi i trofei individuali con, su tutti, i 3 titoli di capocannoniere della Serie A, e soprattutto la Scarpa d’oro nella stagione 2019-2020. Anche quest’anno Immobile sembra essere partito col piede giusto per mantenere i suoi numeri impressionanti a livello realizzativo, anche grazie all’assistenza dei suoi compagni di squadra che negli anni hanno affinato sempre più l’intesa col bomber campano. Milinkovic-Savic in particolare è ormai l’uomo assist preferito da Ciro, avendo raggiunto con quello fornito a Firenze il 25esimo assist in Serie A per l’attaccante azzurro, 29 complessivi contando tutte le competizioni. In una Lazio come quella attuale, con grande fantasia davanti e decine di palle gol create a partita, Immobile può sicuramente puntare a migliorare i suoi numeri anche grazie al gioco propositivo di Sarri, sotto la cui guida Gonzalo Higuaìn battè il record di gol stagionali in Serie A nel 2015-2016 con ben 36 centri. L’anno scorso Immobile ha vinto il titolo di capocannoniere con 27 gol alla prima annata dell’allenatore ex Empoli sulla panchina della Lazio, quest’anno è già a 6 e c’è da giurare che la sua fame di gol non si fermerà qui.